Vendita di attestazioni SOA

 

L’attestazione SOA non può essere venduta

Sulla questione “vendita categorie SOA” esistono false convinzioni, alimentate anche dalla presenza di siti internet che hanno inventato una specie di borsa merci per le attestazioni SOA. L’attestato di qualificazione SOA viene rilasciato dalle società organismi di attestazione e segue le sorti dell’azienda o ramo di azienda. Il semplice “pezzo di carta” dell’attestazione SOA non è un bene immateriale autonomo liberamente vendibile a terzi, come se fosse al pari di un marchio d’impresa registrato. Allo stesso modo, le categorie SOA non possono essere oggetto di un contratto di vendita. In questa pagina passeremo in rassegna gli aspetti principali della “vendita categorie e attestazioni SOA” sperando di fare chiarezza.

 

Richiami al codice dei contratti pubblici.
Il decreto legislativo 50 del 18 aprile 2016, con effetto immediato ha abrogato e sostituito il vecchio codice degli appalti, il decreto legislativo 163 del 12 aprile 2006. Il decreto legislativo 50 del 18 aprile 2016, articolo 217 comma 1 (lettera u), ha abrogato con tempi differiti il D.P.R. 207 del 5 ottobre 2010 (questo D.P.R. era il regolamento di attuazione del vecchio codice degli appalti).
Nel nostro caso in esame, gli articoli 78 e 79 e l’allegato A del D.P.R. 207 del 5 ottobre 2010 sono ancora applicati, fino alla data in vigore degli provvedimenti attuativi del D.lgs. 18 aprile 2016 n. 50, i quali operano la ricognizione delle disposizioni del presente regolamento di esecuzione da esse sostituite.
L’attestato di qualificazione SOA è un certificato che attesta l’esistenza dei requisiti di capacità tecnica e finanziaria e le norme a cui bisogna fare riferimento sono nel decreto legislativo 50 del 18 aprile 2016 il quale, ha abrogato e sostituito il precedente decreto legislativo 163 del 12 aprile 2006 (era il vecchio codice degli appalti).

 

A cosa serve l’attestazione SOA.
Per poter partecipare ad una gara di appalto indetta dalla pubblica amministrazione, le imprese devono essere in possesso dell’attestato di qualificazione SOA per le categorie e classi così come indicato nel bando.
L’attestazione SOA serve a dimostrare che la struttura aziendale è adeguata per poter eseguire l’incarico oggetto della gara; il semplice possesso dell’attestato di qualificazione SOA non garantisce l’aggiudicazione di un contratto, per il motivo che si tratta di un certificato utile per essere ammessi ad una gara ma solo in qualità di concorrente. Se il committente è un privato, non è necessario essere in possesso dell’attestazione SOA e bisogna attenersi alle norme del codice civile.

 

Categorie e classi SOA.
1) categorie SOA.
Le categorie sono elencate nel D.P.R. 5/10/2010 n. 207, allegato A.
Ogni lavoro e prodotto ha le sue caratteristiche e sulla base di questo principio, la categoria rappresenta un tipo omogeneo di opera compiuta come ad esempio, le “opere di ingegneria naturalistica” sono nella categoria 13, gruppo opere generali (OG). In tutto ci sono 48 categorie inserite in due macro gruppi:
– il gruppo delle Opere Generali (OG), composto da 13 categorie;
– il gruppo delle Opere Specializzate (OS) con 35 categorie.

2) Classi SOA.
Categorie SOA e classi SOA non sono la stessa cosa. Mentre la categoria descrive il tipo di opera, la classe indica l’importo massimo per il quale si può essere ammessi in una gara di appalto. Dunque, per ogni categoria si verrà inquadrati in una classe di importo ed attualmente esistono 8 classi di valore :
classe importo fino a (euro)

I 258.000
II 516.000
III 1.033.000
IV 2.582.000
V 5.165.000
VI 10.329.000
VII 15.494.000
VIII 20.658.000

 

Condizioni per il rilascio di una attestazione SOA.
Il richiedente deve fornire la prova alla società organismo di attestazione (S.O.A.) di essere in possesso:
– dei requisiti d’ordine generale (art. 80 del D.lgs. 50/2016);
– dei requisiti di ordine speciale (art. 79 del D.P.R. 207/2010).

 

Certificato di qualità UNI EN ISO.
In aggiunta all’attestato di qualificazione SOA, dalla classe III compresa in poi è obbligatorio avere il certificato di qualità rilasciato da una società certificatrice accreditata. Anche il certificato di qualità UNI EN ISO non è considerato un bene immateriale liberamente cedibile a terzi. Infatti, la certificazione di qualità si riferisce ai metodi e sistemi di organizzazione e produzione che l’impresa utilizza normalmente nel suo interno.

 

I costi di una attestazione SOA.
Le attestazioni SOA sono valide per un periodo di cinque anni ed è prevista una verifica al terzo anno. In merito alle attestazioni S.O.A. esiste una formula matematica per stabilire la tariffa dovuta. Il costo è variabile e dipende dal numero di categorie e classi richieste ma in linea di massima, il costo dell’attestazione per una sola categoria di classe I non può essere inferiore a 5.000 euro, a questa cifra bisogna aggiungere il costo di verifica prevista per il terzo anno che non può essere inferiore a 3.000 euro, dovute alla società organismo di attestazione. Se verrà chiesta l’assistenza di un consulente, un ingegnere, il suo compenso non potrà essere inferiore a 4.000 euro tutto incluso.

 

Vendita di categorie e attestazioni SOA.
Sul titolo di questo paragrafo si possono fare queste considerazioni:

1) categoria e classe SOA.
La categoria descrive solo un genere di attività. La classe indica l’importo massimo dei bandi di gara ai quali si intende concorrere. Semplici descrizioni di appartenenza e come tali, non possono essere oggetto di vendita.

2) attestazione SOA.
Non si può vendere il semplice “pezzo di carta” dell’attestato SOA.
Si possono trasferire, insieme all’intero complesso aziendale o del ramo di azienda o contratto di affitto, i requisiti di ordine speciale che hanno dato origine all’attestato di qualificazione SOA. I requisiti di ordine generale non possono essere trasferiti per il motivo che si riferiscono alla condizione del soggetto come ad esempio, essere stati condannati per reati di mafia: è una condizione soggettiva se Tizio è o non è un mafioso e questo rientra fra i requisiti di ordine generale.

3) la perizia giurata.
Chi acquista l’azienda dovrà chiedere al cedente (colui che vende) una perizia giurata in merito alla adeguatezza dei requisiti di ordine speciale al momento della cessione. Il cessionario (colui che acquista) dovrà consegnare la perizia alla società organizzazione di attestazione allo scopo di ottenere una nuova e propria attestazione.

 

Perizia giurata di attestazione SOA.
Nel caso di cessione aziendale o di un ramo di azienda è prevista una perizia giurata, così come indica l’art. 76 comma 9 e 10 del D.P.R. 5/10/2010 n. 207:
“9. In caso di fusione o di altra operazione che comporti il trasferimento di azienda o di un suo ramo, il nuovo soggetto può avvalersi per la qualificazione dei requisiti posseduti dalle imprese che ad esso hanno dato origine. Nel caso di affitto di azienda l’affittuario può avvalersi dei requisiti posseduti dall’impresa locatrice se il contratto di affitto abbia durata non inferiore a tre anni.
Nel caso di cessione del complesso aziendale o del suo ramo, il soggetto richiedente l’attestazione presenta alla SOA perizia giurata redatta da un soggetto nominato dal tribunale competente per territorio.”

 

In conclusione.
Ammesso che vada a buon fine il contratto di cessione aziendale o ramo di azienda o affitto, ammesso che dalla perizia risultino adeguati i requisiti di ordine speciale (art. 79 D.P.R. 207/2010), l’acquirente o affittuario deve provare di essere in possesso dei requisiti di ordine generale (art. 80 D.lgs. 50/2016) e questo è un requisito soggettivo che non può essere oggetto di un contratto.

 


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A cura della redazione.
Responsabile sito web: Fabbri Vittorio

Prima pubblicazione:    24 febbraio 2016
Ultimo aggiornamento: 02 dicembre 2022

 

 

 

 

 


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