A cosa servono i codici CIG, CUP, CUU

 

CIG, CUP, CUU nelle gare di appalto

Nelle gare di appalto e nei documenti collegati ad essi si fa ricorso a delle sigle come per esempio CIG. Il codice CIG dell’esempio è l’acronimo di “Codice Identificativo di Gara” non è altro che una sequenza alfanumerica che identifica un contratto con la Pubblica Amministrazione. Esistono altri codici che sono CUP e CUU e di tutto questo è il tema trattato in questa pagina, come vedremo più avanti.

 

Tracciabilità dei pagamenti con i codici CIG, CUP, CUU.
La norma cui fare riferimento per l’utilizzo dei codici identificativi nei documenti amministrativi in tema di contratti pubblici, è l’art. 3 della legge n. 136 del 13 agosto 2010. Questa legge tratta la materia di lotta alle mafie e tracciabilità dei flussi finanziari. In conformità a queste disposizioni, l’operatore economico che emette fatture nei confronti della Pubblica Amministrazione deve riportare il codice identificativo di gara (CIG). Nei casi che sia indicato dall’ente appaltante anche il codice CUP, bisogna indicare pure quest’ultimo codice.
Inoltre, bisogna fare attenzione perché ogni ente appaltante ha un suo codice che lo identifica. In altre parole, nella fattura bisogna indicare l’intestatario della fattura con il suo codice univoco di ufficio (CUU).

 

Uso del codice CIG.
L’operatore economico che partecipa a una gara o che si aggiudica un contratto, dovrà indicare, di volta in volta, il codice CIG su ogni documento come per esempio: causale nel versamento dei contributi ANAC, nelle polizze fideiussorie per le cauzioni, nelle fatture emesse e su ogni altro documento intrattenuto con l’ente appaltante. Il codice CIG è generato dal sistema informativo monitoraggio gare (SIMOG) a cura dell’Autorità Nazionale Anti Corruzione (ANAC).

 

Cosa è il codice CUP e uso nelle fatture emesse.
CUP è l’acronimo di Codice Unico di Progetto.
Questo codice è specificato dall’ente appaltante nei documenti di gara, insieme al codice identificativo CIG. Il codice CUP è previsto nel caso che il contratto abbia per oggetto opere pubbliche. In questi casi, presenza del codice CIG e codice CUP, la formalità indicata dall’Agenzia delle Entrate prevede che la fattura elettronica, emessa dall’operatore economico nei confronti della Pubblica Amministrazione, debba indicare sia il CIG (codice identificativo di gara) sia il CUP (codice unico di progetto).

 

Cosa è il codice CUU e uso nelle fatture emesse.
CUU è l’acronimo di Codice Univoco Ufficio.
Le norme in tema di fatturazione elettronica prevedono l’istituzione del sistema di interscambio (SDI), fra l’emittente e il ricevente la fattura. Per questo motivo, per garantire sia la tracciabilità dei pagamenti sia il recapito della fattura, ogni ufficio autorizzato a essere ente appaltante ha un suo codice. Questo codice è definito con il termine di CUU: questo codice dovrà essere indicato nella fattura elettronica, nel blocco informativo denominato “codice destinatario”. Per questo motivo, prima di emettere una fattura all’ente appaltante è necessario chiedere conferma del codice univoco di ufficio (CUU). In ogni caso, i codici delle varie amministrazioni si possono consultare nell’Indice delle Pubbliche Amministrazioni (IPA).

 


 

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A cura della redazione.
Responsabile: Fabbri Vittorio

Prima pubblicazione:    24 febbraio 2016
Ultimo aggiornamento:   10 ottobre  2022

 

 

 

 

 


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